Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26342 del 1 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:26342PEN

Massima

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La presunzione di pericolosità sociale dell'indagato per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa può essere superata non solo con la prova dell'intervenuta rescissione di ogni legame con la consorteria criminale, ma anche qualora emergano specifici elementi che escludano ragionevolmente la sua pericolosità, come l'assenza di contributo concreto all'attività dell'associazione e l'impossibilità di riprendere la medesima attività criminale anche a seguito di misure cautelari reali. Tuttavia, ove risulti accertato il ruolo di stretto collaboratore e uomo di fiducia dell'indagato nell'ambito dell'associazione mafiosa, attraverso il quale egli ha sfruttato l'avviamento di imprese per realizzare gli scopi delittuosi della consorteria, la presunzione di pericolosità non può ritenersi superata dal solo sequestro preventivo di una delle società utilizzate, atteso che l'indagato potrebbe perseguire i medesimi fini illeciti attraverso altri strumenti, avvalendosi delle relazioni con la criminalità organizzata locale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

SI. PA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ORDINANZA del 19/11/2007 TRIBUNALE DEL RIESAME di REGGIO CALABRIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. ((omissis)) che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. ((omissis)), in sostituzione dell'Avv. Putorti' Giuseppe.

MOTIVI DELLA DECISIONE

A seguito dell'annullamento di …

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