Il regolamento comunale per l'installazione di strutture precarie e temporanee consente l'autorizzazione di tali strutture per un periodo di stabile e continua permanenza non superiore a sei anni, a condizione che le attività ivi svolte non superino il periodo di otto mesi all'anno, compreso tra il 1° marzo e il 31 ottobre. Il soggetto autorizzato deve rimuovere le strutture entro 60 giorni dalla scadenza del periodo autorizzato e rimettere in pristino le aree su cui insistono, prestando idonea garanzia. Tuttavia, la normativa regionale consente la gestione di stabilimenti balneari e altre strutture connesse alle attività turistiche, ricadenti su aree demaniali regolarmente concesse, per l'intero anno, con facoltà di mantenere le opere assentite, ancorché precarie, fino alle determinazioni dell'autorità competente sul rinnovo della concessione. Pertanto, il provvedimento comunale che ordina la rimozione di tali strutture prima della scadenza del periodo autorizzato, pur in presenza di una valida autorizzazione e in assenza di violazioni, è illegittimo per violazione del regolamento comunale e della normativa regionale.