Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 2076 del 2013

ECLI:IT:TARSA:2013:2076SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di sanatoria edilizia successivamente all'impugnazione di un provvedimento di demolizione rende improcedibile il ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto il riesame dell'abusività dell'opera provocato dalla domanda di sanatoria comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento (di accoglimento o di rigetto) che vale a superare il provvedimento sanzionatorio oggetto dell'impugnativa. Ciò in quanto, in caso di diniego della richiesta di accertamento di conformità, l'Amministrazione dovrebbe comunque emettere una nuova ordinanza di demolizione, con fissazione di nuovi termini per ottemperarvi. La preliminare declaratoria di improcedibilità del gravame per sopravvenuta carenza di interesse preclude l'esame di ogni altra questione prospettata dal ricorrente, ferma restando la possibilità di compensare integralmente le spese di giudizio tra le parti, in ragione della natura procedurale della decisione.

Sentenza completa

N. 00588/2005
REG.RIC.

N. 02076/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00588/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 588 del 2005, proposto da:
Scanderbech Castriosta Maioli Idolo, rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), con domicilio eletto, in Salerno, ((omissis)), 103;

contro

Comune di Auletta, rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), con domicilio eletto, in Salerno, al ((omissis)), presso la Segreteria del T. A. R. Salerno;

per l’annullamento

dell’ordinanza n.6 del 18.02.2005, a firma del Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Auletta, notificata il 27.02.2005, con la quale s’è ingiunta la demolizione di un cancello in ferro, realizzato in località Amorisell…

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