Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32346 del 2 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:32346PEN

Massima

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Il dolo generico, quale elemento soggettivo del reato di falso documentale, richiede la prova rigorosa dell'intento fraudolento dell'agente, non potendosi desumere automaticamente dalla sola presenza della fotografia dell'imputato sul documento contraffatto. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del dolo, deve escludere il reato quando il falso derivi da semplice leggerezza o negligenza, non essendo sufficiente il mero utilizzo del documento contraffatto. Inoltre, la concessione delle attenuanti generiche deve essere adeguatamente motivata, tenendo conto di tutti gli elementi rilevanti, quali la tenuità della condotta e la sua occasionalità, senza limitarsi a considerazioni generiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierangelo - Consigliere

Dott. MAURO Anna - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
Procuratore generale presso la Corte d'appello di Perugia;
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte d'appello di Perugia del 16/11/2020;
esaminati gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Mauro Anna;
esaminata la requisitoria scritta del Sostituto procuratore generale presso questa Corte di cassazione, Pedicini Ettore, che ha concluso per l'accoglimento del ricorso proposto dal Procuratore Generale e per l'…

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