Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23427 del 15 giugno 2007

ECLI:IT:CASS:2007:23427PEN

Massima

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Il giudicato cautelare e il divieto di ne bis in idem precludono al Tribunale del riesame, in sede di appello ex art. 310 c.p.p., di riesaminare le medesime questioni già valutate in precedenza, essendo tenuto a pronunciare una declaratoria di inammissibilità dell'appello anziché entrare nel merito. Tuttavia, tale irregolarità formale non inficia la legittimità del provvedimento impugnato, qualora la motivazione risulti comunque logica e coerente nel confermare la misura cautelare applicata. Inoltre, il Tribunale del riesame, in sede di appello, può legittimamente fondare la propria decisione su argomenti diversi da quelli posti a base del provvedimento impugnato, senza incorrere in violazioni di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M. - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. BERNABAI Renato - Consigliere

Dott. CARDELLA Fausto - Consigliere

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LA. RO. UM. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 09/01/2007 TRIB. LIBERTA' di MILANO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. ZAPPIA PIETRO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con ordinanza del 10.11.2006 il GIP del Tribunale di Milano applicava nei confronti di La. Ro. Um. , indagato dei reati prev…

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