Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 22648 del 27 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:22648PEN

Massima

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Le dichiarazioni della persona offesa, anche se costituita parte civile, possono essere assunte come prova della responsabilità penale dell'imputato, purché siano sottoposte a un vaglio di attendibilità soggettiva e intrinseca più rigoroso rispetto a quello generico cui sono sottoposte le dichiarazioni di qualsiasi testimone. Tale controllo di attendibilità deve essere corredato da adeguata motivazione e può essere integrato dal riscontro con altri elementi probatori, soprattutto quando la persona offesa abbia anche assunto la veste di parte civile, portatrice di pretese economiche. Tuttavia, l'assenza di riscontri esterni non comporta necessariamente l'inutilizzabilità delle dichiarazioni della persona offesa, qualora risultino comunque attendibili sulla base di una motivazione adeguata. Il giudice di merito, nel valutare la prova testimoniale della persona offesa, deve quindi applicare un vaglio di credibilità soggettiva e di attendibilità intrinseca più penetrante rispetto a quello ordinario, giustificando puntualmente le proprie conclusioni, anche in assenza di riscontri esterni, salvo che la qualità di parte civile della persona offesa non renda opportuno il ricorso a ulteriori elementi di riscontro.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FOTI Giacomo - Presidente

Dott. MASSAFRA U. - rel. Consigliere

Dott. MARINELLI Felicett - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

Dott. VITELLI CASELLA Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI SASSARI;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 49/2009 GIUDICE DI PACE di SASSARI, del 21/07/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/03/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UMBERTO MASSAFRA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Scardaccione E.V. che ha concluso per l'annullamento con rinvio.

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