Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29470 del 10 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:29470PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Le misure di prevenzione patrimoniale, come la confisca, possono essere legittimamente applicate anche in forza di una legge successiva al sorgere della pericolosità sociale del soggetto, in quanto tali misure non presuppongono uno specifico fatto-reato, ma riguardano uno stato di pericolosità attuale cui la legge intende porre rimedio. La confisca quale misura patrimoniale di prevenzione non contrasta con il diritto al rispetto dei beni tutelato dall'art. 1 del Protocollo n. 1 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, in quanto volta a impedire un uso illecito e pericoloso per la società di beni di cui non sia stata dimostrata la provenienza lecita, perseguendo così l'interesse generale. Ai fini della legittimità delle misure di prevenzione patrimoniali, non è necessario dimostrare un preciso collegamento causale tra le acquisizioni patrimoniali e la supposta attività delittuosa, essendo sufficiente il ragionevole convincimento che i beni siano frutto di attività illecite, anche di natura non mafiosa, o ne costituiscano il reimpiego, in considerazione del carattere fungibile del denaro e della inevitabile commistione tra entrate lecite e illecite, salvo che le prime siano di entità tale da rendere trascurabile l'apporto delle seconde.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MACCHIA Alberto - Presidente

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovann - Consigliere

Dott. VERGA Giovann - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI R. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) (n. il (OMISSIS));

e (OMISSIS) (n. il (OMISSIS));

avverso il decreto 25.7-17.9.12 della Corte d'appello di Lecce;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita in Camera di consiglio la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));

letta la requisitoria del Procuratore Generale nella persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con decreto 25.7…

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