Il preventivo nulla osta dell'Ente Parco Nazionale costituisce un momento essenziale per la tutela effettiva delle aree protette, in quanto la realizzazione di interventi, impianti ed opere all'interno del parco è sempre sottoposta a tale previo rilascio, a prescindere dalla disciplina inerente la legittimità dell'opera sul piano urbanistico o paesistico. L'assenza del nulla osta comporta l'applicazione della previsione di cui all'art. 29 L. n. 394/1991, che impone all'Ente Parco di disporre l'immediata sospensione dell'attività e ordinare in ogni caso la riduzione in pristino o la ricostituzione di specie vegetali o animali a spese del trasgressore, con la responsabilità solidale del committente, del titolare dell'impresa e del direttore dei lavori in caso di costruzione e trasformazione di opere. Tale disciplina speciale prevale sulla normativa di diritto comune in materia di autorizzazione paesaggistica, in quanto volta a salvaguardare le prerogative ed i poteri conferiti all'Ente Parco in ragione della gestione del vincolo di tutela dell'area protetta ad esso affidata. Inoltre, il vincolo ambientale-paesaggistico si palesa operante anche con riferimento alle opere realizzate nel sottosuolo, in quanto anche queste ultime implicano una utilizzazione del territorio idonea a modificarne l'assetto, specie quando si tratti di opere di rilevante entità, non essendo sufficiente la mera qualificazione di "volume tecnico" per escludere l'applicazione della disciplina di tutela paesaggistica.