Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39051 del 8 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:39051PEN

Massima

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Il danneggiamento del manto erboso di proprietà altrui, anche se limitato a un semplice raschiamento superficiale del terreno che non impedisce la ricrescita della vegetazione, integra il reato di danneggiamento, in quanto la condotta, pur non provocando un danno strutturale o estetico permanente, lede comunque la piena disponibilità e godimento del bene da parte del proprietario. L'elemento soggettivo del reato di danneggiamento sussiste anche quando l'agente, pur non avendo il fine specifico di cagionare un danno, pone in essere una condotta consapevolmente diretta a ledere la proprietà altrui. La mancata accoglienza delle censure già formulate in sede di appello, adeguatamente confutate dal giudice di merito, rende inammissibile il ricorso per cassazione che si limiti a riproporre le medesime doglianze senza alcuna sostanziale aggiunta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. MACCHIA Alber - rel. Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. DO. MA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 4294/2004 CORTE APPELLO di TORINO, depositata il 18/09/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 01/10/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALBERTO MACCHIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. AURELIO GALASSO che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito, per la pa…

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