Il termine di diciotto mesi previsto dall'art. 6 della legge n. 124/2015 per l'esercizio del potere di annullamento d'ufficio di un provvedimento amministrativo, quale il permesso di costruire in sanatoria, decorre dalla data di entrata in vigore della predetta disposizione normativa, ovvero dal 28 agosto 2015. Pertanto, l'annullamento di un permesso di costruire in sanatoria disposto oltre tale termine è illegittimo per violazione del termine perentorio stabilito dalla legge, salvo il caso in cui sia accertato in via definitiva un falso giudiziale o una colpevole falsa rappresentazione da parte del privato, ipotesi che non ricorre qualora i profili di illegittimità del titolo edilizio siano evincibili dalla semplice disamina del progetto assentito. L'amministrazione, nell'esercitare il potere di autotutela, è tenuta a motivare adeguatamente in ordine alla sussistenza di un concreto e attuale interesse pubblico alla rimozione del provvedimento, diverso dal mero ripristino della legalità, e a compiere una ponderazione degli interessi coinvolti, tenendo conto dell'affidamento qualificato del privato in ragione del lungo tempo trascorso dall'adozione del provvedimento annullato.