Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 10768 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:10768SENB

Massima

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Il diniego di un visto per lavoro subordinato, emesso dall'autorità amministrativa competente, può essere impugnato dinanzi al giudice amministrativo, il quale è tenuto a valutare la legittimità del provvedimento alla luce dei presupposti di legge e dei principi generali dell'ordinamento. Tuttavia, qualora nel corso del giudizio il ricorrente ottenga il visto richiesto e possa presentare la domanda per il rilascio del permesso di soggiorno, il ricorso diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, non essendo più necessaria una pronuncia giurisdizionale per il conseguimento del risultato sperato. In tali casi, il giudice amministrativo dichiara l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di lite tra le parti, in considerazione del mutamento della situazione sostanziale intervenuto nelle more del giudizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/07/2022

N. 10768/2022 REG.PROV.COLL.

N. 01874/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1874 del 2022, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia

contro

Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Ambasciata d’Italia ad Islamabad, in persona del legale rappresentante, rappresentato e difeso
ex lege
dall’Avvocatura Generale dello Stato, presso la quale è domiciliato in Roma, alla Via dei Portoghesi, n. 12;

per l'annullamento

del provvedimento di diniego del visto per Lavoro Subordinato avente protocollo n. -OMISSIS- del 30 n…

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