Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41766 del 9 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:41766PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. per i reati aggravati ai sensi dell'art. 7 del d.l. n. 152 del 1991 non è più operante a seguito della declaratoria di incostituzionalità di tale previsione da parte della Corte Costituzionale. Il giudice è pertanto tenuto a valutare, nel caso concreto, se le esigenze cautelari possano essere soddisfatte anche con misure meno afflittive della custodia in carcere, senza poter fare automatico riferimento alla presunzione di adeguatezza della sola misura carceraria. La valutazione del giudice deve essere effettuata in concreto, tenendo conto di tutti gli elementi rilevanti, senza poter fare affidamento sulla presunzione di legge dichiarata costituzionalmente illegittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 677/2012 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 01/06/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA LA POSTA;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. GALASSO Aurelio che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata;

udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di Palermo in data 1.6.2012, cos…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.