Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26545 del 12 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:26545PEN

Massima

Il giudice di legittimità, nel valutare la legittimità di una misura di prevenzione personale, è tenuto a un sindacato limitato alla sola violazione di legge, senza poter riesaminare il merito del giudizio di pericolosità sociale effettuato dal giudice di merito. Il vizio di motivazione è deducibile solo in caso di assoluta mancanza o mera apparenza della stessa, non essendo ammissibile una diversa valutazione delle circostanze di fatto poste a fondamento del provvedimento. Pertanto, la violazione di prescrizioni imposte con misure cautelari, anche se di lieve entità, può essere legittimamente considerata dal giudice della prevenzione quale indice di attualità della pericolosità sociale del soggetto, senza che ciò integri un vizio di motivazione censurabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T. - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 25/02/2020 della CORTE APPELLO di BRESCIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BARBARA CALASELICE;
lette le conclusioni del PG che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1.1. Con il provvedimento impugnato, la Corte di Appello di Brescia ha riformato il decreto del Tribunale in sede, sezione misure di prevenzione del 14 novembre 2019, con il quale er…

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