Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 1045 del 2019

ECLI:IT:TARCT:2019:1045SENT

Massima

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Il provvedimento prefettizio di divieto di detenzione di armi e munizioni è illegittimo quando l'unico fatto posto a suo fondamento, ovvero una lite con scambio di reciproche ingiurie e minacce, risulti essere stato provocato dall'altra parte e il soggetto destinatario del provvedimento si sia limitato a reagire in legittima difesa, senza dar luogo ad alcuna condotta penalmente rilevante, come accertato all'esito delle indagini preliminari e del conseguente decreto di archiviazione del procedimento penale. In tali ipotesi, infatti, l'Amministrazione non può esimersi dall'effettuare propri autonomi accertamenti, non potendosi limitare a recepire acriticamente la mera notitia criminis trasmessa dalle Forze dell'Ordine, la quale si è rivelata, poi, priva di riscontri oggettivi. Pertanto, il provvedimento prefettizio adottato sulla base di una carente istruttoria, senza una adeguata valutazione della effettiva pericolosità del soggetto, risulta viziato da eccesso di potere per carenza di istruttoria e deve essere annullato.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/05/2019

N. 01045/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00575/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 575 del 2017, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Catania, via Pola n. 11;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura dello Stato, domiciliata ex lege in Catania, via Vecchia Ognina, 149;

per l'annullamento

previa sospensione cautelare degli effetti

del provvedimento prot. 0008506 del 28.01.2017 con il quale il Prefetto di Messina ha vietato al sig. -OMISSIS- la detenzione delle armi…

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