Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14704 del 24 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:14704PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la prova testimoniale, deve attenersi ai principi di logicità e coerenza della motivazione, senza sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo che non emergano vizi logici o contraddizioni insanabili. La valutazione della credibilità e attendibilità della persona offesa, anche se affetta da patologie psichiche, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il quale deve motivare adeguatamente le ragioni del proprio convincimento, senza che la difesa possa censurare tale valutazione se non attraverso la deduzione di specifici vizi della motivazione previsti dall'art. 606, comma 1, lett. e), c.p.p. Il giudice di legittimità, pertanto, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo che non emergano vizi logici o contraddizioni insanabili nella motivazione, essendo precluso alla difesa formulare censure generiche sul merito della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1380/2011 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 06/02/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/11/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ROMANO Giulio, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
(OMISSIS), imputato dei reati di cui: a) all'…

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