Il rinnovo del permesso di soggiorno per attesa occupazione può essere legittimamente negato allo straniero che, pur avendo usufruito del periodo massimo previsto dalla legge, non sia in grado di dimostrare il possesso di redditi propri provenienti da fonti lecite e sufficienti al proprio sostentamento, nonché l'inserimento in un contesto sociale, lavorativo e familiare stabile, in quanto l'attesa di occupazione di un cittadino extracomunitario nel territorio nazionale non può protrarsi per un tempo indeterminato, a tutela dell'interesse pubblico alla sicurezza collettiva. Il rinnovo può altresì essere negato in presenza di precedenti penali a carico dello straniero, in quanto tali circostanze sono sintomatiche di una mancanza di stabilità e integrazione sociale, lavorativa e familiare, necessarie per il rilascio del permesso di soggiorno richiesto. Inoltre, la mancata comunicazione all'autorità procedente di eventuali nuovi elementi favorevoli sopravvenuti, come un'offerta di lavoro, rende tali elementi irrilevanti ai fini della valutazione della domanda di rinnovo, in quanto non tempestivamente portati a conoscenza dell'amministrazione. Infine, la circostanza che il diniego di rinnovo possa comportare la separazione del nucleo familiare non costituisce di per sé un ostacolo al rigetto della domanda, in quanto lo straniero può evitare tale conseguenza facendo ritorno nel proprio Paese di origine insieme al proprio figlio minore.