Consiglio di Stato sentenza n. 4626 del 2018

ECLI:IT:CDS:2018:4626SENT

Massima

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La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: Il Comune può legittimamente ordinare la demolizione di un immobile prefabbricato realizzato in via del tutto eccezionale e in contrasto con la destinazione urbanistica dell'area, nonostante il rilascio di una licenza edilizia originaria contenente una clausola che ne prevedeva la rimozione a semplice richiesta del Comune. Tale clausola, infatti, mantiene la sua efficacia e opponibilità anche nei confronti dei successivi acquirenti dell'immobile, in quanto espressione di un vincolo di natura conformativa e non espropriativa, non soggetto a decadenza per il decorso del tempo. L'incompatibilità urbanistica dell'opera, unita all'originaria precarietà del titolo edilizio e alla necessità di porre fine al degrado del manufatto, ormai fatiscente e in stato di abbandono, legittimano pienamente l'esercizio del potere di demolizione da parte del Comune, senza che ciò possa ritenersi in contrasto con i principi di buona fede, affidamento e certezza dei rapporti giuridici, atteso che i successivi acquirenti non potevano non essere consapevoli della possibilità di tale demolizione in forza della clausola n. 22 della licenza edilizia originaria. Inoltre, l'obbligo di comunicazione di avvio del procedimento non sussiste in caso di provvedimento vincolato, come quello in esame, e la potestà amministrativa esercitata dal Comune non è soggetta a prescrizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/07/2018

N. 04626/2018REG.PROV.COLL.

N. 03515/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3515 del 2012, proposto da
Gala S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), 5;

contro

Comune di Firenze, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via Polibio, 15;
Poste Italiane S.p.A, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo s…

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