Cassazione civile Sez. I ordinanza n. 14956 del 29 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:14956CIV

Massima

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Il rischio di persecuzione o di grave danno, ai fini del riconoscimento della protezione internazionale, deve essere connesso a motivi di razza, religione, nazionalità, opinione politica o appartenenza a un particolare gruppo sociale, e non può essere fondato su meri contrasti di natura privata o familiare, essendo necessario che lo Stato di origine non sia in grado o non voglia fornire una protezione effettiva e non temporanea contro tali minacce. Il giudice non è tenuto a svolgere un'indagine officiosa sull'adeguatezza del sistema di protezione statale nel Paese di origine qualora le dichiarazioni del richiedente non superino il vaglio di credibilità soggettiva, non risultando integrati i presupposti per l'operatività del dovere di cooperazione istruttoria previsto dalla normativa in materia di protezione internazionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ACIERNO Maria - Presidente

Dott. TRICOMI Laura - Consigliere

Dott. IOFRIDA Giulia - Consigliere

Dott. TERRUSI Francesco - Consigliere

Dott. CAPRIOLI Maura - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso iscritto al n. 14434/2022 R.G. proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), ( (OMISSIS)), rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS), ( (OMISSIS));
- ricorrente -
Ministero Dell'Interno;
- intimato -
avverso DECRETO di TRIBUNALE PALERMO n. 13459/2021 depositata il 04/05/2022;
Udita la relazione svolta nella Camera di consiglio del 05/04/2023 dal Consigliere Dott. MAURA CAPRIOLI.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
Ritenuto che:
(OMIS…

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