Il termine per la proposizione dell'appello avverso una sentenza penale di condanna decorre dalla scadenza del termine fissato per il deposito della motivazione, che deve essere calcolato in mesi e non in giorni, ai sensi dell'articolo 172 del codice di procedura penale. Pertanto, il termine per impugnare la sentenza è da ritenersi rispettato qualora l'appello sia proposto entro quarantacinque giorni dalla scadenza del termine di due mesi per il deposito della motivazione, senza che rilevi la data di notifica dell'estratto contumaciale della sentenza all'imputato assente. Ciò in quanto il termine per l'impugnazione decorre dalla scadenza del termine per il deposito della motivazione, indipendentemente dalla data di notifica all'imputato, in applicazione del principio di favor impugnationis che impone un'interpretazione restrittiva delle norme che limitano l'esercizio del diritto di impugnazione. La Corte di cassazione, pertanto, annulla senza rinvio il provvedimento che aveva dichiarato inammissibile l'appello ritenendolo tardivo, disponendo la trasmissione degli atti alla Corte d'appello per il prosieguo del giudizio.