Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5065 del 31 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:5065PEN

Massima

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Il diritto di satira, quale forma di espressione artistica che mira all'ironia e al sarcasmo nei confronti di chi eserciti un pubblico potere, non può essere invocato per scriminare la diffusione di notizie false e gravemente lesive della reputazione di soggetti giuridici estranei all'oggetto della satira. Infatti, il dolo richiesto per il delitto di diffamazione a mezzo stampa non è il dolo specifico dell'animus iniurandi, ma il dolo generico consistente nella consapevolezza della portata offensiva delle affermazioni, che sussiste anche in caso di mera negligenza o disattenzione nell'accertare la veridicità dei fatti riportati. Pertanto, l'erronea attribuzione a una società, del tutto estranea ai fatti oggetto della satira, di aver versato tangenti alla Guardia di Finanza, integra gli estremi del reato di diffamazione, non potendo essere giustificata né dalla mancanza di coscienza e volontà, né da circostanze assimilabili a caso fortuito o forza maggiore, atteso che una minima diligenza avrebbe consentito di verificare la correttezza delle informazioni da veicolare. La contraddittorietà della motivazione, che da un lato esclude la colpa per mancanza di mezzi per evitare l'errore e dall'altro afferma che la notizia esatta era ampiamente diffusa sui media, rende ulteriormente censurabile la decisione di assoluzione, imponendo il rinvio ad altro giudice civile per la rivalutazione della responsabilità, anche in relazione all'omesso controllo del direttore del giornale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - rel. Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) SpA, parte civile, contro;

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

3) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

avverso la sentenza n. 6719/2007 CORTE APPELLO di ROMA, del 12/10/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/10/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GENNARO MARASCA;

Udito il Pubblico Ministero in persona del dottor RIELLO Luigi, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difenso…

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