Cassazione penale Sez. II sentenza n. 47954 del 16 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:47954PEN

Massima

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Il reato di danneggiamento di cui all'art. 635 c.p. è procedibile a querela della persona offesa, salvo che il bene danneggiato sia esposto alla pubblica fede, in quanto in tal caso il reato diviene procedibile d'ufficio. Tuttavia, l'aggravante della esposizione alla pubblica fede deve essere espressamente contestata nell'imputazione, non potendo essere desunta implicitamente dalla natura del bene danneggiato. Pertanto, in assenza di una specifica contestazione di tale aggravante, il reato di danneggiamento rimane procedibile a querela della persona offesa e, in caso di remissione della querela o di tacita accettazione, il giudice deve dichiarare il non doversi procedere. Tale principio trova applicazione anche quando l'oggetto del danneggiamento sia un'autovettura, in quanto la semplice esposizione di un bene all'uso pubblico non è sufficiente a integrare l'aggravante della esposizione alla pubblica fede, la quale deve essere espressamente dedotta dall'accusa. Il giudice, pertanto, nel valutare la procedibilità del reato, deve attenersi rigorosamente ai termini dell'imputazione, senza poter supplire d'ufficio alle eventuali carenze o omissioni della contestazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe Mari - Presidente

Dott. BARTOLINI Francesco - Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - rel. Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI TARANTO;

nei confronti di:

1) CA. GA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 129/2005 GIUDICE DI PACE di TARANTO, del 21/06/2005;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/11/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. NUZZO Laurenza;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'AMBROSIO Vito che h…

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