Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25477 del 24 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:25477PEN

Massima

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Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna penale per il reato di lesioni personali volontarie lievi commesso nell'ambito di una competizione sportiva è legittima qualora l'evento lesivo sia conseguenza della violazione volontaria delle regole del gioco e dei doveri di lealtà verso l'avversario, superando così la soglia del "rischio consentito" nell'esercizio dell'attività sportiva. Il giudice può fondare la pronuncia di responsabilità penale sulle dichiarazioni della persona offesa, ritenute attendibili anche sulla base di elementi logici, come la susseguente alterco tra i partecipanti, che dimostrano un clima diverso da quello di un mero incidente. L'imputato che intenda far valere il legittimo impedimento a comparire deve produrre un certificato medico idoneo a comprovare in modo specifico la natura e la durata dell'impedimento, non essendo sufficiente una generica attestazione di malattia. Il ricorso per cassazione avverso la sentenza di condanna è infondato ove il ricorrente non alleghi circostanze di fatto specifiche a sostegno delle proprie censure in ordine all'attendibilità e alla sufficienza del materiale probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SC. SA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 7/2009 TRIB.SEZ.DIST. di IMOLA, del 09/06/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/04/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VESSICHELLI Maria;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MONETTI V. che ha concluso per l'inammissibilita';

Udito, per la parte civile, l'Avv. Calabrese in sost. Avv. Marescalchi.

FATTO E DIRITTO

Prop…

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