Il provvedimento di sgombero, quando costituisce l'atto terminale esecutivo di precedenti misure repressive di opere abusive, è configurabile come vero e proprio provvedimento amministrativo, esecutivo di precedenti misure di vigilanza e repressione urbanistico-edilizia, attratto al regime pubblicistico degli atti ad esso antecedenti, di cui rappresenta una legittima modalità di esecuzione. Pertanto, tale provvedimento non è qualificabile come ordinanza contingibile e urgente ex art. 54 d.lgs. n. 267/2000, ma rientra nell'ambito della giurisdizione esclusiva in materia di edilizia di cui all'art. 133, comma 1, lett. f) c.p.a. Di conseguenza, l'adozione di tale provvedimento non è soggetta all'obbligo di comunicazione di avvio del procedimento di cui all'art. 7 della l. n. 241/1990, trattandosi di atto vincolato che non lascia spazio per momenti partecipativi del destinatario, né all'esperimento del tentativo obbligatorio di mediazione, essendo tale istituto previsto solo per le cause attribuite alla giurisdizione del giudice ordinario.