L'accreditamento istituzionale di una struttura sanitaria privata è subordinato all'acquisizione del parere di compatibilità rilasciato dall'Azienda Sanitaria Provinciale competente, attestante la conformità delle attività richieste con i livelli essenziali di assistenza e il fabbisogno di prestazioni definiti dalla Regione. Tale parere costituisce un presupposto necessario e inderogabile per il rilascio dell'accreditamento, non potendo essere surrogato dal precedente parere di compatibilità rilasciato ai fini del mero esercizio dell'attività sanitaria. L'amministrazione regionale è pertanto legittimata a respingere l'istanza di accreditamento in assenza della suddetta dichiarazione di compatibilità dell'Azienda Sanitaria Provinciale, a prescindere dalla verifica del rispetto del termine di due mesi tra l'ottenimento dell'autorizzazione all'esercizio e la presentazione della domanda di accreditamento. Il rilascio dell'accreditamento istituzionale rimane, infatti, subordinato ad un autonomo giudizio discrezionale dell'amministrazione in ordine all'idoneità e alla funzionalità della struttura sanitaria rispetto alla programmazione regionale e al fabbisogno di prestazioni, oltre che alla rispondenza ai requisiti di qualificazione e alla verifica positiva dell'attività svolta e dei risultati raggiunti.