Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 18459 del 4 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:18459PEN

Massima

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L'associazione di tipo mafioso si caratterizza per l'esistenza di un vincolo associativo stabile e permanente, una struttura organizzativa idonea a realizzare gli obiettivi criminosi, l'indeterminatezza del programma delinquenziale e la consapevolezza e volontà di ciascun associato di far parte del sodalizio e di cooperare per l'attuazione del comune programma. L'elemento specializzante è costituito dalla forza intimidatrice del vincolo associativo e dal metodo mafioso, consistente nell'avvalersi della forza di intimidazione e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva per commettere reati e per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o il controllo di attività economiche. Ai fini della configurabilità del reato di associazione di tipo mafioso, è necessario che gli elementi costitutivi siano provati in modo rigoroso e non possano essere desunti da meri indizi o da semplici congetture, dovendo il giudice verificare l'attendibilità e la gravità, precisione e concordanza degli elementi probatori, nonché l'assenza di ipotesi alternative dotate di apprezzabile verosimiglianza e razionalità. Il giudice è inoltre tenuto a motivare in modo esaustivo e logicamente coerente in ordine al ruolo rivestito da ciascun imputato nell'ambito del sodalizio, senza omettere di prendere in considerazione le deduzioni difensive e di fornire una risposta adeguata alle stesse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. LEO Guglielmo - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4399/2012 CORTE APPELLO di MILANO, del 20/05/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/01/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. EMANUELE DI SALVO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso per annullamento con rinvio per (OMIS…

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