Cassazione penale Sez. I sentenza n. 54075 del 30 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:54075PEN

Massima

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Il reato di favoreggiamento dell'ingresso e della permanenza illegale di cittadini extracomunitari nel territorio dello Stato, di cui al D.Lgs. n. 286 del 1998, art. 12, comma 5, si configura quando l'agente, al fine di trarre un ingiusto profitto, procuri fittizie istanze all'ingresso per lavoro subordinato o dichiari falsamente di voler costituire un rapporto di lavoro dipendente, inducendo in errore il pubblico ufficiale addetto al rilascio del permesso di soggiorno. L'elemento soggettivo richiesto è il dolo specifico, costituito dal fine di trarre un ingiusto profitto dallo stato di illegalità degli stranieri, realizzandosi tale condizione anche quando l'agente imponga condizioni particolarmente onerose ed esorbitanti dal rapporto sinallagmatico. Integra altresì il reato di falso ideologico in atto pubblico, ai sensi degli artt. 48 e 479 c.p., la condotta del privato che, mediante false dichiarazioni di disponibilità ad assumere cittadini stranieri extracomunitari, induca in errore il pubblico ufficiale addetto al rilascio del permesso di soggiorno, il quale, in tal modo tratto in inganno sulla sussistenza della condizione prevista dalla legge, rilasci indebitamente il titolo abilitativo. Tale reato è configurabile anche nella forma del tentativo, quando l'agente ponga in essere atti idonei ed inequivocabilmente diretti ad ingannare il pubblico ufficiale, inducendolo ad adottare l'atto attestante implicitamente circostanze non corrispondenti al vero. L'ingiustizia del profitto non viene meno per effetto della corrispondenza del compenso stabilito per le pratiche all'importo previsto dalle tariffe forensi, derivando essa dalla falsità delle dichiarazioni rese e dalla natura fittizia dei rapporti di lavoro, che connotano di illiceità l'intera operazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizio - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. il (OMISSIS);
(OMISSIS), n. il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2872/2013 CORTE APPELLO di MILANO, del 16/06/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. Aldo Esposito;
udite le conclusioni del Procuratore generale, in persona della Dott. Casella Giuseppina, che chiedeva il rigetto del ricorso;
uditi per lo (OMISSIS) l'avv. (OMISSIS) e per la (OMISSIS) l'avv. (OMISSIS), che chiedevano…

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