Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2585 del 2017

ECLI:IT:TARLAZ:2017:2585SENT

Massima

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Il giudice amministrativo, nell'ambito del giudizio di ottemperanza, ordina all'amministrazione soccombente di dare integrale esecuzione al giudicato formatosi su una precedente sentenza di condanna al pagamento di una somma di denaro, entro un termine perentorio, e nomina un commissario ad acta affinché provveda in caso di ulteriore inerzia dell'amministrazione, condannandola altresì al pagamento delle spese di giudizio. Il principio di diritto affermato nella sentenza è che l'amministrazione è tenuta a dare piena esecuzione ai giudicati formatisi sulle proprie condanne pecuniarie, senza ritardi o omissioni, pena la nomina di un commissario ad acta e la condanna alle spese. Il giudice amministrativo, in sede di ottemperanza, esercita poteri di coercizione indiretta e diretta per assicurare l'adempimento del giudicato, a tutela del diritto del privato al rispetto delle pronunce giurisdizionali definitive. Tale principio si fonda sull'obbligo costituzionale di leale collaborazione tra poteri dello Stato e sulla necessità di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, impedendo che l'inerzia della pubblica amministrazione vanifichi l'accertamento giudiziale dei diritti del cittadino. La massima esprime, pertanto, il dovere di esecuzione del giudicato da parte della pubblica amministrazione, quale corollario del principio di legalità e buon andamento, nonché il potere-dovere del giudice amministrativo di assicurare tale esecuzione, anche attraverso misure di coercizione indiretta e diretta.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/02/2017

N. 02585/2017 REG.PROV.COLL.

N. 09716/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9716 del 2016, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)) con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Orazio, 3;

contro

Regione Lazio, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), domiciliata in Roma, via ((omissis)), 27;

per l’ottemperanza

della sentenza n. 7472/2015, depositata il 14 settembre 2015 del Tribunale di Roma, Sezione lavoro che ha condannato la Regione Lazio al pagamento in favore del dott. ((omissis)) di euro 11.500, oltre ad accessori di legge e spese di giudizio.

V…

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