Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25472 del 24 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:25472PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato si configura quando più soggetti, anche con contributi diversi, partecipano consapevolmente alla realizzazione di una condotta illecita, essendo sufficiente il mero apporto di ciascuno, anche se non determinante, purché finalizzato al conseguimento del risultato criminoso. L'accertamento della responsabilità concorsuale non richiede la prova di un contributo causale specifico, essendo invece necessario e sufficiente che il singolo abbia consapevolmente e volontariamente preso parte all'esecuzione del reato, anche attraverso condotte meramente agevolatrici o di mero supporto. Ai fini della configurabilità dell'aggravante della destrezza nel furto, è sufficiente che l'autore abbia adottato qualsiasi modalità idonea a eludere l'ordinaria vigilanza, senza che sia necessaria una particolare abilità tecnica, essendo invece rilevante la semplice situazione di fatto che ha agevolato la sottrazione. Parimenti, l'aggravante dell'esposizione alla pubblica fede sussiste anche quando il furto avvenga in un luogo privato, purché liberamente accessibile al pubblico, atteso che in tal caso il bene è comunque esposto alla fiducia della collettività. La determinazione della pena deve tenere conto della gravità oggettiva e soggettiva del fatto, desumibile anche dai precedenti penali dell'imputato, senza che il giudice sia vincolato a una valutazione meramente quantitativa del contributo causale di ciascuno.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. Ap. Sa. , nato a (OMESSO);

e dai difensori di:

2. Me. Se. , nato a (OMESSO);

3. Pa. Sn. , nata in (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Bologna in data 4.12.2009;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ZAZA Carlo;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MONETTI Vito, che ha concl…

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