Cassazione penale Sez. III sentenza n. 96 del 7 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:96PEN

Massima

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Il divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono competizioni sportive, accompagnato dall'obbligo di presentazione periodica alle Forze dell'Ordine, può essere legittimamente disposto dal Questore nei confronti di soggetti ritenuti pericolosi per l'ordine e la sicurezza pubblica, anche in assenza di una motivazione specifica sull'urgenza, purché il giudice, nel convalidare il provvedimento, abbia adeguatamente valutato la pericolosità del soggetto e la necessità di tali misure per garantire l'osservanza del divieto di accesso. Il termine di 48 ore per la convalida del provvedimento questorile decorre dalla notifica all'interessato e non dalla richiesta del Pubblico Ministero, al fine di assicurare all'interessato un congruo termine per esercitare il diritto di difesa. Il giudice, nel convalidare il provvedimento, non deve accertare la responsabilità dell'interessato in episodi di violenza, ma solo verificare che la limitazione della libertà personale disposta dall'autorità amministrativa sia stata esercitata nei limiti previsti dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. CORDOVA Agostino - rel. Consigliere

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

REPUBBLICA ITALIANA

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di Ru. Gi. Ma. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Parma del 25 agosto del 2008;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Ciro Petti;

Letta la requisitoria del Procuratore Generale Dr. Montagna Alfredo, il quale ha concluso per l'annullamento senza rinvio del provvedimento impugnato;

letti il ricorso e l'ordinanza denunciata osserva quanto segue.

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