Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27929 del 26 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:27929PEN

Massima

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La resistenza a pubblico ufficiale e le lesioni commesse in occasione dell'esecuzione di un provvedimento di perquisizione disposto dal pubblico ministero non sono giustificate dalla mera reiterazione di tali attività da parte della polizia giudiziaria, in assenza di una comprovata attività persecutoria. Il giudice di merito, nel valutare la condotta dell'imputato, deve attenersi alla ricostruzione fattuale emergente dagli atti, senza poter riesaminare nel merito gli elementi di prova, essendo precluso al giudice di legittimità ogni potere di rivalutazione del compendio probatorio. La scriminante dell'atto arbitrario del pubblico ufficiale non è configurabile quando l'attività della polizia giudiziaria risulti essere stata svolta in esecuzione di un provvedimento del pubblico ministero, non potendosi quindi ritenere che essa sia stata arbitraria o illegittima. Il giudice di merito, nel motivare la propria decisione, deve dare conto in modo logico e coerente delle ragioni per le quali ritiene provati i fatti costitutivi del reato contestato, senza che sia necessaria una puntuale confutazione di tutte le deduzioni difensive, essendo sufficiente che la motivazione risulti adeguata e immune da vizi logici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluig - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso la sentenza 4786/2014 dell'8/5/2012 della CORTE DI APPELLO DI MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERLUIGI DI STEFANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CEDRANGOLO OSCAR che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

Udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

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