Consiglio di Stato sentenza n. 3004 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:3004SENT

Massima

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Il servizio assistito di somministrazione di alimenti e bevande presso gli esercizi di vicinato, ai sensi dell'art. 3, comma 1, lett. f-bis), d.l. n. 223 del 2006, non si limita alla presenza fisica di camerieri che ricevano le ordinazioni o prestino il servizio al tavolo degli avventori, ma può includere anche pratiche senza camerieri, purché vi sia la predisposizione di risorse, non solo umane ma anche materiali, che siano di servizio al cliente assistendolo per consumare confortevolmente sul posto quanto acquistato in loco. Il discrimine effettivo consiste dunque nella presenza di attrezzature, come tavolini, banche, panche e simili, la cui dotazione e caratteristiche, per quantità, dimensioni e arredi, inducano indistintamente gli avventori al consumo sul posto dei prodotti appena acquistati, incidendo sulle caratteristiche commerciali effettive dell'intero esercizio e sul suo rilievo urbanistico, in modo tale da configurare un servizio assistito di somministrazione, anziché una mera vendita per il consumo immediato. Pertanto, la presenza di una consistente porzione di superficie del locale destinata ad arredi con piani d'appoggio e sedute abbinabili, la vendita a porzione e non a peso, l'offerta di menù con porzioni predefinite e non negoziabili, la mancata utilizzazione della bilancia, la presenza di calici, bicchieri e tazzine per la mescita di bevande calde e fredde, e il fatto che i piatti escano dalla cucina già pronti per essere serviti, sono elementi idonei a configurare il servizio assistito di somministrazione, anche in assenza di un servizio al tavolo con camerieri, con la conseguente applicazione della relativa disciplina e non della mera vendita per il consumo immediato.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/04/2024

N. 03004/2024REG.PROV.COLL.

N. 03674/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello numero di registro generale 3674 del 2021, proposto da
Fuorinorma s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato Franco Carlini, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, largo Generale Gonzaga del Vodice, 4;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato Michele Memeo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Ministero dello Sviluppo Economico, non costituito in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio (Sezi…

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