Il Sindaco, nell'esercizio dei poteri di ordinanza contingibile e urgente di cui all'art. 50 del D.Lgs. 267/2000, può disporre la sospensione temporanea delle attività di somministrazione di bevande e alimenti confezionati attraverso distributori automatici in locali liberamente accessibili al pubblico, qualora tali esercizi, privi di misure strutturali di distanziamento e di personale addetto, non siano in grado di garantire il rispetto delle norme minime di sicurezza disposte dai DPCM per il contenimento dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. Tale provvedimento, adottato nell'interesse della tutela della salute pubblica, è legittimo in quanto risponde ai requisiti di necessità, urgenza e proporzionalità, e non determina un'eccessiva compressione delle libertà economiche, essendo limitato nel tempo e nell'ambito di applicazione. L'Amministrazione, nel bilanciare gli interessi in gioco, deve comunque valutare con attenzione le peculiarità del caso concreto e adottare misure che, pur incidendo sull'attività economica, siano strettamente necessarie e proporzionate al fine di contenere la diffusione del contagio, senza determinare un sacrificio eccessivo e sproporzionato degli interessi dei privati.