Il furto in appartamento in concorso, anche se non tutti i beni presenti nell'abitazione sono stati sottratti, integra il reato di furto consumato, non di tentativo, in ragione della contestualità delle azioni delittuose. Ai fini della configurabilità del reato di furto consumato, non è necessario che l'agente si impossessi di tutti i beni presenti nel luogo del delitto, essendo sufficiente la sottrazione anche di una sola parte di essi, purché realizzata nel medesimo contesto spazio-temporale. Inoltre, l'entità del valore dei beni sottratti, se non particolarmente esigua, non esclude la configurabilità del reato di furto consumato, ma può eventualmente rilevare ai fini della determinazione della pena. Il giudice di merito è tenuto a motivare adeguatamente in ordine alla sussistenza degli elementi costitutivi del reato di furto consumato, senza che la mancata sottrazione di tutti i beni presenti nel luogo del delitto possa comportare l'esclusione della consumazione del reato.