I decreti emessi dal giudice ordinario, anche in sede di reclamo, in ordine ai provvedimenti necessari per l'amministrazione della cosa comune ai sensi dell'articolo 1105 del codice civile, ultimo comma, sono soltanto suscettibili di revoca o di modificazione e non impugnabili con il ricorso per cassazione ex articolo 111 della Costituzione, in quanto aventi natura di provvedimenti di volontaria giurisdizione, privi del carattere della definitività e della decisorietà, non idonei ad incidere in via definitiva su posizioni di diritto soggettivo in conflitto e quindi a costituire giudicato. Tali provvedimenti, pertanto, non sono impugnabili con il ricorso per cassazione, essendo soltanto suscettibili di revoca o di modificazione da parte del giudice che li ha emessi, in quanto privi del carattere della definitività e della decisorietà necessario per l'impugnazione in Cassazione. La giurisprudenza di legittimità è costante nell'affermare tale principio, in quanto i decreti emessi ai sensi dell'articolo 1105 c.c., ultimo comma, hanno natura di provvedimenti di volontaria giurisdizione, non idonei a incidere definitivamente su posizioni di diritto soggettivo in conflitto e a costituire giudicato. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso tali provvedimenti deve essere dichiarato inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al rimborso delle spese del giudizio.