Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41877 del 10 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:41877PEN

Massima

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Il danneggiamento doloso di un bene altrui, anche sotto forma di dolo eventuale, richiede la prova che l'agente si sia rappresentato come probabile o possibile il danneggiamento di tale bene e, nonostante ciò, abbia agito accettandone il rischio. Tuttavia, la mera aggressione fisica alla persona, pur potendo causare indirettamente il danneggiamento di una protesi applicata alla vittima, non integra automaticamente il dolo di danneggiamento, qualora non emerga che l'agente fosse a conoscenza dell'esistenza di tale protesi e abbia comunque accettato il rischio del suo danneggiamento. Le dichiarazioni della persona offesa, costituita parte civile, possono fondare da sole l'affermazione di responsabilità penale dell'imputato, purché siano valutate come credibili e intrinsecamente attendibili, con motivazione adeguata. Tuttavia, la condanna per il reato di ingiuria è contraddittoria e illogica qualora il giudice abbia già escluso la responsabilità di uno degli imputati per tale reato, in base alla confessione dell'altro imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO P - rel. Presidente

Dott. FUMO Mauriz - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfred - Consigliere

Dott. DE MARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Caltagirone;

e da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza pronunciata dal tribunale di Caltagirone il 3.5.2012;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere dott. ((omissis));

udito il pubblico ministero nella persona del sostituto procuratore generale dott. GALASSO Aurelio che ha concluso per l'annullamento con rinvio dell'…

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