Il progetto per la realizzazione di un box interrato in una zona territoriale 2 (T2) del piano regolatore generale (PRG) è compatibile con la pianificazione urbanistica, purché sia prevista la conservazione di uno spessore adeguato di terreno vegetale soprastante il solaio del parcheggio interrato, in conformità alle prescrizioni del piano urbanistico territoriale (PUT) e delle norme tecniche di attuazione (NTA) del PRG. Il Comune, nell'adeguare il PRG al PUT, può operare una "articolazione" delle prescrizioni del PUT, riconoscendo la possibilità di realizzare parcheggi interrati, a condizione che sia garantito uno spessore minimo di 1,50 metri di terreno vegetale soprastante il solaio, al fine di assicurare la conservazione e il potenziamento degli impianti privati a verde e delle alberature esistenti. La mancata previsione di tale spessore minimo di terreno vegetale costituisce un deficit progettuale che legittima il diniego dell'autorizzazione paesaggistica da parte della Soprintendenza competente.