Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2487 del 21 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:2487PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato non richiede la prova di un previo concerto tra i concorrenti, essendo sufficiente che ciascuno di essi abbia agito con la consapevolezza del ruolo svolto dagli altri e con la volontà di contribuire alla realizzazione del comune obiettivo illecito. L'elemento soggettivo del reato può essere desunto dalle concrete circostanze e modalità esecutive dell'azione criminosa, attraverso le quali è possibile risalire alla sfera intellettiva e volitiva del soggetto, in modo da evidenziarne la cosciente volontà e rappresentazione degli elementi oggettivi del reato. Pertanto, ai fini dell'accertamento del concorso di persone, il giudice di merito non è tenuto a precisare il ruolo specifico svolto da ciascun concorrente, essendo sufficiente l'indicazione, con adeguata e logica motivazione, delle prove sulla base delle quali ha fondato il proprio convincimento dell'esistenza di un consapevole e volontario contributo, morale o materiale, dato dall'agente alla realizzazione del reato, in rapporto di causalità efficiente con le attività poste in essere dagli altri concorrenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/09/2019 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GUARDIANO ALFREDO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore FILIPPI PAOLA;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita';
udito il difensore:
l'avv. (OMISSIS) chiede l'accoglimento del ricorso.
FATTO E DIRITTO
1. Con la sentenza di cui in epigrafe la…

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