Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8722 del 4 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:8722PEN

Massima

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Il giudizio di semi-infermità mentale, pur comportando il riconoscimento di una diminuente di pena, non esclude necessariamente l'applicazione di una misura di sicurezza, qualora il soggetto sia ritenuto socialmente pericoloso. Il giudice, valutate le risultanze peritali, può disporre il ricovero in casa di cura e custodia, in luogo della meno afflittiva libertà vigilata, quando ritenga che tale misura sia maggiormente idonea a prevenire il pericolo di recidiva e a tutelare la collettività. Il diniego delle attenuanti generiche, in presenza di semi-infermità mentale, deve essere adeguatamente motivato, non potendo essere giustificato dalla sola reiterazione delle condotte aggressive, ma richiedendo una più ampia valutazione della personalità dell'imputato e delle concrete circostanze del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Libero Secondo - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - rel. Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CE. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 7146/2009 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 27/04/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/02/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIULIANO CASUCCI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Gialanella Antonio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESS…

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