Cassazione penale Sez. II sentenza n. 13349 del 25 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:13349PEN

Massima

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Il possesso di un bene mobile provento di furto, unitamente all'utilizzo di una scheda telefonica di provenienza illecita, integra il reato di ricettazione, anche in assenza di prova della titolarità del bene da parte dell'imputato, essendo sufficiente la disponibilità materiale del bene e la consapevolezza della sua provenienza delittuosa. Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità dell'imputato, può fondare la propria decisione sulla logica e coerente motivazione, senza che la Corte di Cassazione possa sindacare nel merito tale valutazione probatoria, essendo il suo controllo limitato alla sola verifica dell'esistenza e della coerenza logica della motivazione stessa. Pertanto, il possesso di un bene mobile di provenienza illecita, unitamente all'utilizzo di una scheda telefonica di origine delittuosa, integra il reato di ricettazione, a prescindere dalla titolarità formale del bene, essendo sufficiente la disponibilità materiale e la consapevolezza della provenienza delittuosa, come accertato dal giudice di merito attraverso una motivazione logica ed esente da vizi. Tale principio, fondato sulla giurisprudenza consolidata, trova applicazione ogni qualvolta si verifichino analoghe fattispecie, indipendentemente dai soggetti e dalle circostanze specifiche del caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AM. NI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 07/06/2005 CORTE APPELLO di FIRENZE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CHINDEMI DOMENICO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

La Corte di appello di Firenze, con sent…

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