Cassazione penale Sez. III sentenza n. 20238 del 15 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:20238PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di attività sotto copertura della polizia giudiziaria, non contrasta con il diritto di ogni persona a un processo equo ex art. 6 della Convenzione EDU, l'azione dell'agente provocatore che si limita a disvelare un'intenzione criminale esistente, ma allo stato latente, fornendo solo l'occasione per concretizzare la stessa, e, quindi, senza determinarla in modo essenziale. (Fattispecie in cui la Corte ha escluso l'inutilizzabilità dei risultati dell'attività di polizia giudiziaria, che si era caratterizzata per l'induzione del reo ad uno specifico episodio di cessione di droga ad un agente provocatore, in relazione a sostanza già illecitamente detenuta).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. SAVINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI NICOLA Vito - rel. Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato in (OMISSIS);

(OMISSIS), nato in (OMISSIS);

avverso la sentenza del 05/04/2013 della Corte di appello di Potenza;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. LETTIERI Nicola, che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte di appello di Potenza, con …

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