Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8010 del 26 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:8010PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione è inammissibile quando si risolve nella mera ripetizione di motivi già esaminati e disattesi dalla corte di merito, in quanto tali motivi vanno considerati non specifici, ma apparenti, non assolvendo la funzione tipica di critica puntuale avverso la sentenza impugnata. In tali casi, la Corte di Cassazione può rilevare l'inammissibilità del ricorso anche ad abundantiam, ossia oltre la necessità, senza dover entrare nel merito delle censure proposte, le quali risultano meramente pretestuose e prive di autonoma rilevanza. L'inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una sanzione pecuniaria a favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - rel. Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

Sul ricorso proposto da:

1) AB. AB. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 14658/2008 CORTE APPELLO di TORINO, del 12/02/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/01/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. AMATO Alfonso;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DI CASOLA Carlo che ha concluso per li rigetto.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Ab. Ab. e' stato condannato…

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