Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 12671 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:12671SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive costituisce un atto vincolato e tipico dell'amministrazione, che non richiede una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico né una comparazione con gli interessi privati coinvolti. L'omissione della comunicazione di avvio del procedimento non determina l'illegittimità del provvedimento, in quanto tale adempimento non è necessario per i provvedimenti repressivi degli abusi edilizi, trattandosi di atti vincolati emessi all'esito di un mero accertamento tecnico della consistenza delle opere realizzate e del loro carattere abusivo. Inoltre, il decorso del tempo non sana la situazione di fatto abusiva, né determina la formazione di un affidamento tutelabile alla conservazione della stessa. Pertanto, l'amministrazione è tenuta a esercitare il proprio potere di autotutela demolitoria, senza che ciò comporti una violazione di alcun principio di diritto. Il provvedimento di demolizione, infatti, è legittimo anche in assenza di una specifica e puntuale motivazione in ordine alla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale, essendo sufficiente il mero accertamento della natura abusiva delle opere realizzate. Infine, la mancata formazione del silenzio assenso non determina l'illegittimità del provvedimento di demolizione, qualora l'amministrazione abbia riscontrato carenze documentali nella relativa istanza.

Sentenza completa

N. 00736/2010
REG.RIC.

N. 12671/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00736/2010 REG.RIC.

N. 06050/2010 REG.RIC.

N. 06398/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 736 del 2010, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, p.za S. Giovanni in Laterano, 18/B;

contro

Comune di Roma, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), domiciliato in Roma, Via Tempio di Giove, 21;

sul ricorso numero di registro generale 6050 del 2010, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, p.za S. Giovanni in Laterano, 18/B;

contro

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