Il giudice amministrativo, nell'ambito del giudizio di ottemperanza, è tenuto a garantire l'effettiva esecuzione del giudicato formatosi su una sentenza di condanna al pagamento di una somma di denaro nei confronti della pubblica amministrazione, individuando le soluzioni più efficaci per il reperimento delle risorse necessarie, anche attraverso la nomina di un commissario ad acta. Le limitazioni di spesa imposte dalla normativa nazionale ed europea non possono costituire condizioni di procedibilità del ricorso per ottemperanza, ma rappresentano il quadro di riferimento entro cui il giudice amministrativo deve tracciare il percorso per consentire l'adempimento delle obbligazioni della pubblica amministrazione. Il giudice amministrativo, pertanto, è tenuto a ordinare all'amministrazione soccombente di provvedere al pagamento delle somme dovute in esecuzione del giudicato, assegnando un termine perentorio e, in caso di persistente inadempimento, nominando un commissario ad acta con il compito di dare corso al pagamento, ponendo le relative spese a carico dell'amministrazione. Inoltre, il giudice amministrativo può irrogare una sanzione pecuniaria a carico dell'amministrazione per ogni giorno di ritardo nell'adempimento, al fine di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale.