Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 353 del 2020

ECLI:IT:TARLE:2020:353SENT

Massima

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Il diniego di autorizzazione paesaggistica ex art. 21 del d.lgs. n. 42/2004 deve essere adeguatamente motivato, con riferimento specifico alle caratteristiche del progetto e alle ragioni concrete della compromissione della percezione, fruibilità e godimento del contesto paesaggistico tutelato, senza limitarsi a esprimere valutazioni apodittiche e stereotipate o a richiamare genericamente la normativa di settore. L'obbligo di motivazione, quale corollario dei principi costituzionali di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, nonché del diritto di difesa, impone all'amministrazione di esplicitare in modo chiaro e intellegibile le ragioni che hanno determinato l'adozione del provvedimento, in modo da consentire un effettivo sindacato giurisdizionale. Pertanto, il diniego di autorizzazione paesaggistica fondato su una motivazione meramente generica e priva di riferimenti concreti al caso di specie è illegittimo per difetto di motivazione. L'amministrazione, nel valutare la compatibilità di un intervento con il contesto paesaggistico tutelato, non può limitarsi a richiamare in modo acritico la normativa di settore o il parere di altre autorità, ma deve effettuare una autonoma e approfondita valutazione, dando conto in modo specifico delle ragioni per le quali ritiene che l'intervento proposto sia incompatibile con le esigenze di tutela. Ove l'intervento sia stato ritenuto compatibile da altre autorità competenti, l'amministrazione è tenuta a motivare in modo particolarmente rigoroso le ragioni per le quali ritiene di discostarsi da tali valutazioni.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/03/2020

N. 00353/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01059/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1059 del 2019, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Casbah S.r.l.S., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Michela D'Amico, Giuseppe Durano, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Giovanni Pellegrino in Lecce, via Augusto Imperatore n. 16;

contro

Comune di Ostuni, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Alfredo Tanzarella, Mary Capriglia, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Ministero per i Beni e le Attivita…

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