Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22286 del 8 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:22286PEN

Massima

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La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: La circostanza aggravante della esposizione dei beni alla pubblica fede, di cui all'art. 625, comma 1, n. 7 c.p., sussiste quando i beni sottratti si trovino sugli scaffali espositivi di un esercizio commerciale, anche in assenza di una vigilanza continuativa o diretta, in quanto tale modalità di esposizione integra di per sé la condizione di "pubblica fede" richiesta dalla norma, essendo sufficiente che i beni siano accessibili al pubblico e non custoditi in modo particolare. L'imputazione che contenga i tratti essenziali del fatto di reato contestato, come la tipologia di beni e il negozio dal quale sono stati asportati, è sufficientemente specifica per consentire all'imputato di esercitare adeguatamente il suo diritto di difesa, senza che sia necessaria un'analitica descrizione dei presupposti fattuali della circostanza aggravante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. DE MARZO Giusepp - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/02/2021 della CORTE APPELLO SEZ.DIST. di SASSARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE DE MARZO;
lette le conclusioni scritte del Sostituto Procuratore generale, Dott.ssa ((omissis)), la quale ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
lette le conclusioni scritte depositate nell'interesse del (OMISSIS) e del …

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