Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4270 del 7 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:4270PEN

Massima

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Il testimone che, nell'adempimento del dovere di riferire la verità in un procedimento giudiziario, renda dichiarazioni offensive dell'onore altrui, non commette il reato di diffamazione, in quanto la legittimità della sua condotta deriva direttamente dalla normativa che istituisce tale obbligo. Pertanto, le espressioni utilizzate dal testimone, anche se oggettivamente offensive, non assumono connotazione diffamatoria se risultano contestualizzate nell'ambito processuale in cui sono state pronunciate e se appaiono funzionali all'esplicita finalità di riferire circostanze rilevanti per la causa, senza tramodare in una gratuita e immotivata aggressione della reputazione altrui. Il giudice, nel valutare la continenza delle espressioni, deve considerare sia il profilo sostanziale, ovvero la natura e la latitudine dei fatti riferiti in relazione all'interesse pubblico o al diritto-dovere di denuncia, sia il profilo formale, ovvero le modalità espressive utilizzate, che devono risultare proporzionate e non ingiustificatamente aggressive, pur potendo contenere termini intrinsecamente offensivi ove questi siano insostituibili per la manifestazione del pensiero critico. In definitiva, l'adempimento del dovere di testimoniare la verità esclude l'antigiuridicità della condotta, anche quando le dichiarazioni rese possano ledere la reputazione altrui, purché siano pertinenti al thema decidendum e non travalicanti i limiti della continenza espressiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. BELMONTE Maria - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/04/2021 del Tribunale di ENNA;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. MARIA TERESA BELMONTE;
letta la requisitoria del Pubblico ministero, in persona del sostituto procuratore generale della corte di cassazione, Dr. FILIPPI PAOLA, che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata.
lette le conclusioni (con nota spese) dell'avvocato (OMISSIS), difensore della costituita parte civile, che chiede il…

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