Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 33995 del 15 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:33995PEN

Massima

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La concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena esclude l'applicabilità della misura di sicurezza dell'espulsione dello straniero condannato, in quanto la sospensione condizionale implica un giudizio prognostico favorevole sulla personalità dell'imputato e l'esclusione della sua pericolosità sociale, presupposto necessario per l'esecuzione della misura di sicurezza. Pertanto, la sospensione condizionale della pena rende concretamente ineseguibile l'ordine di espulsione, in quanto l'articolo 164, comma 3, c.p. prevede espressamente l'inapplicabilità delle misure di sicurezza personali in caso di concessione del beneficio. Inoltre, l'operatività dell'ordine di espulsione di cui all'articolo 86 del D.P.R. n. 309/1990 è subordinata al positivo accertamento della concreta pericolosità sociale dello straniero condannato, non rivestendo la misura di sicurezza connotazioni di obbligatorietà e prescindendo da ogni automatismo applicativo. Pertanto, la concessione della sospensione condizionale della pena, che esprime l'insussistenza dell'indispensabile attuale pericolosità sociale del beneficiario, rende ineseguibile l'applicazione della misura di sicurezza dell'espulsione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

Dott. NARDIN Maura - rel. Consigliere

Dott. BRUNO Mariarosaria - Consigliere

Dott. PICARDI Francesca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/06/2019 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. NARDIN MAURA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. ROMANO GIULIO.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 17 giugno 2019 la Corte di Appello di Ancona ha confermato la sentenza del Tribunale di Udine, con cui (OMISSIS) e' stato ritenuto responsabile del reato …

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