Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11957 del 26 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:11957PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni, anche di terzi estranei al reato, è legittimo quando risulta la loro strumentalità rispetto all'attività delittuosa accertata, in particolare quando si tratta di beni riconducibili, anche indirettamente, all'associazione mafiosa di cui all'art. 416-bis c.p. Ciò in quanto il sequestro preventivo mira a sottrarre alla disponibilità del soggetto i beni suscettibili di essere utilizzati per il protrarsi dell'attività delittuosa, a prescindere dalla titolarità formale dei beni stessi. Pertanto, il giudice può disporre il sequestro preventivo di beni intestati a terzi, anche coniugi o familiari del soggetto indiziato, qualora risulti la loro riferibilità funzionale all'attività illecita accertata, senza che sia necessario accertare la diretta partecipazione del terzo intestatario all'attività criminosa. Il vincolo di pertinenzialità dei beni all'attività delittuosa può essere desunto da elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, senza che sia necessaria una prova piena della responsabilità penale del terzo intestatario. Il giudice deve comunque motivare adeguatamente in ordine alla sussistenza di tali presupposti, senza poter procedere ad una anticipata valutazione della responsabilità penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. SANDRELLI Gian Giacom - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvan - rel. Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Anton - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AC. MA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 150/2009 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 25/06/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

sentite le conclusioni del PG Dott. Salzano Francesco che chiede il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza in data 25-6-2009 il Tribunale di Palermo - Sezione riesame dei provvedimenti cautelari…

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