Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36419 del 7 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:36419PEN

Massima

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La minaccia penalmente rilevante ai sensi dell'art. 393 c.p. consiste nella prospettazione di un danno ingiusto, ossia di un pregiudizio a una situazione giuridica soggettiva del destinatario della condotta, non sorretto da una pretesa dell'agente riconosciuta dall'ordinamento. Pertanto, la minaccia di "problemi con l'autorità" nei confronti di uno straniero, non correlata all'adempimento di un'obbligazione contrattuale, integra il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, in quanto rappresenta un indebito strumento di pressione sulla volontà dell'interlocutore, in assenza di un legittimo diritto da far valere. L'ordinamento giuridico, infatti, impone il ricorso all'autorità giudiziaria per la tutela delle proprie ragioni, vietando l'esercizio arbitrario della giustizia privata, anche quando l'agente ritenga di avere una pretesa suscettibile di protezione giuridica. Soltanto la minaccia di conseguenze pregiudizievoli previste dalla legge per il caso di mancato adempimento di un obbligo, come la denuncia all'autorità o il ricorso al giudice, non integra il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, in quanto espressione di un legittimo esercizio di diritti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - rel. Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/01/2021 della Corte di appello di Bologna;
letti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dall'((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore del ricorrente, avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (O…

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