Cassazione civile Sez. I sentenza n. 16614 del 15 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:16614CIV

Massima

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La pronuncia di addebito della separazione personale non può fondarsi sulla sola violazione dei doveri coniugali di cui all'art. 143 c.c., essendo invece necessario accertare se tale violazione abbia assunto efficacia causale nel determinarsi della crisi del rapporto, in quanto l'apprezzamento circa la responsabilità di uno o di entrambi i coniugi nel determinare l'intollerabilità della convivenza è riservato al giudice di merito e non censurabile in sede di legittimità se la motivazione è congrua e logica. Nell'attribuzione della casa familiare, il giudice deve prioritariamente considerare l'interesse dei figli, anche se conviventi con il genitore non proprietario, tenendo conto dell'eventuale titolo di proprietà, senza che sia necessario dimostrare l'assoluta mancanza di indipendenza economica del figlio maggiorenne. La determinazione dell'assegno di mantenimento in favore del coniuge è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice di merito, non censurabile in sede di legittimità se congruamente motivata sulla base delle informazioni ritenute significative, senza che sia necessario accertare lo stato di bisogno del beneficiario o il mutamento delle condizioni economiche del tenuto all'obbligo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LUCCIOLI Gabriella - Presidente

Dott. FORTE Fabrizio - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. BERNABAI Renato - Consigliere

Dott. GIANCOLA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Co. Ca. , domiciliato in Roma, ((omissis)) 38, presso l'avv. L. Ranieri, rappresentato e difeso dall'avv. FALZONE L., come da mandato a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

D'. Gi. , domiciliata in Roma, piazza Martiri di Belfiore 2, presso l'avv. G. Alessi, rappresentata e difesa dall'avv. RABIOLO P., come da mandato a margine del controricorso;

- controricorrente -

avverso la se…

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